IL SENSO DELLE ALTEZZE
Due mondi a paragone
Dai grattacieli di New York alle cupole d’oro dei templi della Birmania
Dove l’uomo si misura con le sue stesse opere

I grattacieli e gli enormi edifici di Manhattan sono geniali opere di design, create da architetti famosi, che caratterizzano lo skyline della città di New York. Alcuni sono recenti, altri costruiti all’inizio del secolo scorso.
Un’ immensità di mattoni, cemento, acciaio e vetro, che mostra grandi capacità tecniche, ma anche ostentazione di denaro, grandezza e potere.
La gente appare minuscola, sovrastata dalla loro altezza, conferendo senso e misura a quelle grandi costruzioni: da un lato nobilitano l’uomo per la sua capacità, dall’altro lo mostrano piccolo, quasi indifeso, di fronte all’imponenza della sua stessa opera. Migliaia di finestre nascondono altrettanti appartamenti ed uffici, con migliaia di persone che vi abitano e lavorano.
L’immaginazione può suggerire molte domande: Chi sono quelle persone dietro a quelle migliaia di finestre? Cosa fanno?
Le domande rimandano nuovamente all’immaginazione.
Ogni edificio è un paese dentro alla città: un insieme di persone che si sono ritrovate lì, per necessità o per caso.
I grattacieli moderni a Yangoon, o in Estremo oriente, appaiono come edifici la cui forma è stata presa in prestito da altri: non sono certo l’immagine del paese.
Scompaiono di fronte alla grande cupola della Shedagoon Pagoda. Anche se fossero più alti le cose non cambierebbero: ciò che fa la differenza è ben altro.
I grandi Templi Buddisti della Birmania si elevano con le loro cupole d’oro. Partono larghe, si assottigliano via via che salgono e sembra che vogliano salire ancora, con la punta finissima di metallo che si spinge nel cielo alla ricerca di una aspirazione di assoluto.
Le persone che camminano intorno agli stupa ed ai templi appaio piccole ma in qualche modo accolte e protette da quella grande struttura che le sovrasta.
C’è ricchezza non ostentazione, forza non potere, venerazione non sottomissione.
L’altezza è come un’aspirazione ad innalzarsi ancora, secondo una tradizione architettonica e culturale millenaria che si è conservata nel tempo.

BIOGRAFIA:
GIULIO ANDREINI
è nato nel 1959 , fotografo e giornalista professionista .

Si è laureato all’Università di Siena , dove vive , con una tesi fotografica sulla comunicazione gestuale.
La sua specializzazione sono i reportages geografici, etnologici, di argomenti artistico-culturali, e di news.
Le sue foto ed i suoi lavori sono stati pubblicati sulle più importanti riviste Europee ed Internazionali, come Focus, Geo, Smithsonian Magazin, National Geographic, Volta ao Mundo, Il Corriere della Sera, L’Equipe, El Mundo, Rutas del Mundo, El Pais, Abenteuer und Reisen, Merian.
Dal 1987 al 1992 ha collaborato come fotoreporter per il Touring Club Italiano e per la rivista geografica “Vie del Mondo”, con la partnership del “Traveler Magazin” della National Geographic Society, per la quale ha prodotto numerosi reportages in Italia, Grecia, Jugoslavia, Germania, Filippine e Sudamerica.
Nel 1991 ha realizzato il libro monografico “Argentina” per il Touring Club Italiano.
Nel 1995 ha lavorato in Brasile dove ha seguito diversi aspetti culturali del paese, compresa una storia sull’architettura barocca Brasiliana.
Nel 1997 ha seguito la ricostruzione della Basilica di San Francesco ad Assisi, distrutta dal terremoto ed il recupero degli affreschi di Giotto al suo interno.
Nel 1999 ha prodotto per il Corriere della Sera un reportage sull’Ordine dei Cavalieri di Malta che celebravano i 9 secoli dalla fondazione.
Nel 2001 ha lavorato in Dubai ed in Jamaica in occasione del “Sum Fest”
Nel 2002 ha lavorato ad Hong Kong in occasione del Capodanno Cinese, sul tema delle tradizioni religiose Taoiste.
Nel 2003 nello stato Malese del Sarawak durante la festa del “Gaway Dayak” ed in Ungheria nella regione del Tokaj.
Nel 2008 ha seguito la Pasqua Ortodossa nell’ isola di Patmos, in Grecia.
Nel 2009, in occasione dei 20 anni della caduta del Muro di Berlino, ha realizzato un reportage sui luoghi segreti dai quali DDR e Repubblica Federale Tedesca si spiavano reciprocamente durante la “Guerra Fredda”.
Nel 2014 ha realizzato un lavoro sui grattacieli storici e moderni di New York.
Nel 2018 si è occupato dei grandi templi Buddisti in Myanmar.
Con il lavoro di tanti anni ha costruito un immenso archivio fotografico che considera un importante mezzo per salvaguardare e tramandare la nostra storia , motivo di crescita verso nuove idee ed iniziative.
Nel 2021 Pubblica il libro “Viaggio nel Viaggio” con testi di Mosè Franchi in Italiano ed inglese, da cui è stata tratta una mostra dallo stesso titolo.
Giulio Andreini studia e progetta ogni anno nuovi progetti.
MOSTRE Personali
“Viaggio nel Viaggio” Brescia - galleria “Image Academy” - Dicembre 2021 / Gennaio 2022
“Viaggio nel Viaggio” Chieri (Torino) - Fine-Art Images Gallery - Giugno / Luglio 2022
“Viaggio nel Viaggio” Milano Photo Festival – Biblioteca Sormani – Ottobre 2022
DESCRIZIONE ED INFO PER WORKSHOP:
GIULIO ANDREINI
Workshop “La città si racconta”
12 Aprile 2025 ore 10:00
Il Workshop prevede una prima parte teorica e di incontro della durata di circa 2 ore basata sul Power Point (che porta come esempio la città di New York) ed affronta il tema di come fotografare una città, grande o piccola, antica o moderna che sia.
Si parte dal progetto iniziale e si prosegue con allo sviluppo del lavoro fotografico in maniera razionale ed organizzata.
Il workshop è orientato per persone con già una esperienza di fotografia
Prima parte teorica
Ogni punto del power point verrà sviluppato affrontando anche gli aspetti tecnici delle riprese fotografiche:
- Come organizzare il lavoro e pianificare le riprese
- La città è fatta di edifici, quindi come fotografare gli edifici
- Obiettivi consigliati, e l’uso delle ottiche decentrabili
- Come supplire alla mancanza di ottiche adeguate
- Saper sfruttare al meglio la luce, comprese le giornate di tempo brutto
- Come affrontare le singole situazioni per trarne il miglior risultato
- Come affrontare gli imprevisti (elementi di disturbo ed eccesso di questi)
- Come introdurre l’aspetto umano e le persone nell’insieme cittadino
- Individuare gli aspetti che caratterizzano la città
Qualsiasi altro argomento che venga richiesto dai partecipanti di loro specifico interesse, inclusi interventi ad hoc in postproduzione
Seconda parte pratica
Uscita nella città di Bologna per dare una visione fotografica della sua bellezza architettonica e storica, dei suoi aspetti di vita quotidiana e della sua attività sfruttando quanto appreso nella parte teorica.
Revisione del lavoro dei partecipanti, ognuno dei quali presenterà dalle 20 alle 30 foto scattate in formato jpg.
Attrezzature richieste:
Attrezzatura fotografica che ogni partecipante possiede e ritiene opportuna
Computer portatile dove scaricare le immagini e selezionare quelle da presentare
Numero partecipanti da un minimo di 4 ad un massimo di 10
I partecipanti saranno seguiti anche durante la parte pratica
Costo Euro 250 a persona
Per info e prenotazione:
335/6023306
giuand@libero.it